Patologia

L’Esofagite Eosinofila (EoE) è una malattia infiammatoria cronica, progressiva a carico dell’esofago.1
La sua incidenza è in aumento, tanto da non esser più considerata una patologia «rara».2,3
Può colpire persone di tutte le fasce di età, con sintomi differenti tra bambini/adolescenti e adulti.4,5

Struttura e funzione dell’esofago
L’esofago è un organo dell’apparato digerente che connette la gola con lo stomaco.6
La funzione della parete dell’esofago è quella di spingere il cibo dalla gola allo stomaco mediante onde ritmiche di contrazioni muscolari, dette peristalsi.6
Al passaggio del cibo, lo sfintere esofageo superiore si apre per consentire al cibo di entrare nell’esofago dove le contrazioni muscolari, dette peristalsi, lo spingono verso il basso.6
Il cibo passa, quindi, prima attraverso il diaframma e poi attraverso lo sfintere esofageo inferiore arrivando nello stomaco.6
Cosa succede nell’esofago delle persone con EoE?
L’EoE è un’infiammazione cronica progressiva dell’esofago, espressione di una alterazione del sistema immunitario che, a contatto con fattori ambientali o alimentari (allergeni), risponde in maniera anomala.4,7
Se non trattata, l’infiammazione cronica attiva un processo, detto «fibrotico», che porta alla formazione di cicatrici e di restringimenti (stenosi) che fanno perdere elasticità all’esofago, causando disturbi funzionali e il progressivo rimodellamento della parete esofagea.8,9
Come cambia l’esofago nelle persone con EoE nel corso del tempo?

Esofago sano

Comparsa dell’infiammazione che progredisce e porta l’esofago a restringersi

L’infiammazione persistente e le cicatrici provocano un progressivo restringimento dell’esofago nel tempo
Fig. 4, Rif. 2.
Le cause dell’EoE
L’EoE è una condizione complessa, influenzata da una combinazione di fattori genetici e ambientali.1,10
La causa principale sembra essere una reazione immunitaria localizzata a livello esofageo4 in risposta all’ingestione di alcuni allergeni presenti in determinati cibi (in particolare latte, uova, grano, soia, arachidi, frutta con guscio, pesce e crostacei) e/o a sostanze inalate (ad esempio, pollini, piante, inquinamento, ecc.).2,4,9,11
L’EoE è una malattia immuno-mediata che ha alla base l’infiammazione di Tipo 25,7

L’infiammazione è un processo innescato dall’esposizione a fattori esterni ed è alimentato dall’attività di diverse cellule e mediatori che portano a uno stato di infiammazione cronica.4

Si pensa che nella parete dell’esofago, esposto agli allergeni alimentari o ambientali, si attivi una risposta immunitaria mediata da cellule chiamate linfociti T-helper 2, le quali producono diverse citochine (per esempio, interleuchine IL-4, IL-5 e IL-13) che a loro volta inducono la produzione di eosinofili, scatenando e alimentando così l’infiammazione.9,10

L’effetto delle interleuchine è mediato da specifici siti di aggancio sulle cellule, i recettori.10
I recettori per le interleuchine importanti nell’EoE (in particolare, IL-4, IL-13 e IL-5) sono localizzati su molte cellule coinvolte nel processo infiammatorio dell’Esofagite Eosinofila, per esempio sugli eosinofili.1,9

Il legame delle interleuchine con i recettori corrispondenti può determinare una cascata di eventi che alimenta l’infiammazione nell’esofago, portando ai sintomi tipici della malattia.1,9,10
Malattie concomitanti
Molte persone con EoE hanno una storia personale o familiare di malattie atopiche/allergiche, quali: dermatite atopica, asma, rinite allergica, rinosinusite cronica con poliposi nasale, ecc.4,10,11
Queste patologie hanno la caratteristica comune di essere mediate da un’infiammazione cosiddetta «di Tipo 2».7
Il 75% dei soggetti con EoE presenta altre condizioni come:4,10,11
- rinite allergica;
- asma;
- congiuntivite allergica;
- dermatite atopica;
- allergie alimentari.
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MAT-IT-2401721